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Pompei Scavi News
Durante le attività di scavo in corso in località Civita Giuliana, a circa 700 m a nord-ovest di Pompei, nell’area della grande villa suburbana dove già nel 2017 – grazie all’operazione congiunta con i carabinieri e la Procura di Torre Annunziata finalizzata ad arrestare il traffico illecito dei tombaroli - era stata portata in luce la parte servile della villa, la stalla con i resti di tre cavalli bardati, sono stati rinvenuti due scheletri di individui colti dalla furia dell’eruzione.
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A due settimane di distanza dalla riapertura, il sito di Pompei si prepara ad accogliere i visitatori con un’offerta di visita più ampia, novità nei percorsi, sempre più verdi e due fasce tariffarie.
Nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni sanitarie imposte del Ministero della Salute, dal 9 giugno sarà possibile accedere dai due ingressi di Porta Marina e Piazza Anfiteatro, con itinerari unidirezionali differenziati e uscita dai 3 varchi (Porta Marina, Piazza Anfiteatro e Piazza Esedra) .
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Un volo con il drone sulla città antica e nei nuovi scavi alla scoperta delle domus venute alla luce grazie alla narrazione del direttore del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna: la casa del Giardino con gli splendidi affreschi del triclinio e il portico dipinto; la casa di Orione con le pitture di primo stile e il mosaico di Orione, unico nel suo genere; ma anche gli ambienti della vita di tutti i giorni. Uno spaccato straordinario della vita quotidiana della città.
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Si conclude con la messa in sicurezza delle Regiones I, II e III il piano straordinario di salvaguardia delle strutture archeologiche della città antica di Pompei, avviato nel 2014 con il Grande Progetto Pompei. Resta in via di conclusione il cantiere “di intervento di messa in sicurezza dei fronti di scavo”, ovvero dei 3km di perimetro che costeggia l’area non scavata di Pompei.
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Arriva “POMPEI 365”: l’abbonamento per visitare Pompei ogni volta che vuoi
Dal 1 gennaio 2020 gli appassionati di Pompei potranno visitare i siti archeologici ogni volta che vorranno ad un prezzo agevolato, grazie all’abbonamento annuale Pompei 365.
La tessera di accesso avrà il costo di 60€ per Pompei e di 80€ per Pompei, Oplontis e Boscoreale (l’ingresso a Stabia è gratuito). Un’ ulteriore agevolazione è prevista per i giovani tra i 18 e i 25 anni (non compiuti), che potranno accedere illimitatamente al solo costo di 8€.
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Riapre Via del Vesuvio con la Casa di Leda e il cigno, dai nuovi scavi e le Terme Centrali per la prima volta visibili al pubblico.
Due importanti inaugurazioni per Pompei, lunedì 25 novembre (ore 11,00) con la riapertura di Via del Vesuvio, al termine degli interventi di messa in sicurezza dei fronti di scavo che stanno interessando i 3km di perimetro che costeggia l’area non scavata dell’antica città, nell'ambito del Grande Progetto Pompei.
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Due gladiatori al termine del combattimento, l’uno vince l’altro soccombe. E’ la scena dell’ultimo affresco rinvenuto a Pompei nell’area di cantiere della Regio V, nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza e rimodulazione dei fronti di scavo, previsti dal Grande Progetto Pompei.
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Giornate Europee del Patrimonio 21 e 22 settembre 2019
“Un due tre... Arte! - Cultura e intrattenimento”
Il 21 e il 22 settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, il cui tema di quest’anno è “Un due tre... Arte! - Cultura e intrattenimento”, i siti del Parco archeologico di Pompei proporranno visite straordinarie ad alcuni edifici.
Il tema scelto per le giornate è legato alla "terme", luogo prediletto dagli antichi romani per trascorrere il tempo, conversare e rilassarsi, presenti in più punti dell’antica città di Pompei, ma anche nelle Ville di Oplontis e Stabia. In tutti i siti, funzionari del Parco saranno a disposizione nel corso della mattinata per illustrare gli ambienti. Presso l’Antiquarium di Boscoreale, oltre alle sale del Museo e all'esposizione dedicata al Villaggio Protostorico di Longola, sarà visitabile Villa Regina, villa rustica incentrata sulla produzione del vino, appena riaperta dopo gli interventi di restauro.
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Amuleti, gemme ed elementi decorativi in faïence, bronzo, osso e ambra riemergono dallo scavo della Regio V. Erano monili e piccoli oggetti legati al mondo femminile, utilizzati per ornamento personale o per proteggersi dalla cattiva sorte, ritrovati in uno degli ambienti della casa del Giardino. Custoditi in una cassa in legno, e da poco restaurati e riportati al loro splendore dalle restauratrici del Laboratorio di Restauro del Parco Archeologico di Pompei, si trattava di una parte dei preziosi di famiglia, che forse gli abitanti della casa non riuscirono a portare via prima di tentare la fuga.
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LEDA e il CIGNO - L’affresco riemerge da un ambiente di via del Vesuvio, nel corso degli interventi di riprofilamento dei fronti di scavo della Regio V
Ancora un’immagine femminile che riaffiora dai nuovi scavi della Regio V e si aggiunge ai raffinati volti di donna dipinti in medaglioni di alcuni ambienti lungo via del Vesuvio e alla figura di Venere e Adone dalla casa con giardino, già emersi.
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Dal 1 novembre riaprono al pubblico due importanti dimore pompeiane, la Casa dei Ceii, celebre per le pitture che si dispiegano sugli alti muri del giardino con scene di ispirazione egizia e animali selvaggi e i Praedia di Giulia Felice, grande complesso residenziale con ampi spazi verdi, ricche decorazioni e il lussuoso quartiere termale privato.
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Due dimore di pregio con preziose decorazioni riaffiorano integre dai lapilli nella Regio V di Pompei, la Casa con giardino, con il bel portico affrescato e gli ambienti decorati da vivaci megalografie, e la Casa di Giove, con le pitture in I stile e gli eccezionali mosaici pavimentali dalle raffigurazioni senza precedenti. Iscrizioni e ulteriori resti delle vittime aggiungono, inoltre, dettagli alla storia dell’eruzione e della città antica. Un’iscrizione a carboncino, in particolare, traccia tangibile di un momento di vita quotidiana, supporta la teoria che la data dell’eruzione fosse a ottobre e non ad agosto. La scritta è, infatti, datata al sedicesimo giorno prima delle calende di novembre, corrispondente al 17 ottobre.
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Lo scheletro di un bambino di 7 -8 anni è l’ultimo rinvenimento di una giovane vittima dell’eruzione, individuata in un ambiente del grande complesso delle Terme Centrali. Il ritrovamento è straordinario sia per la fortuita e inaspettata scoperta nel corso di un intervento di consolidamento e restauro del complesso termale già scavato nell’800, sia per la collocazione inusuale del corpicino rispetto alla stratigrafia vulcanica del 79 d.c.
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In occasione dei recenti restauri condotti sui calchi di Pompei, dagli studi antropologici e dalle analisi del DNA su due corpi della casa del Criptoportico rinvenuti durante gli scavi di inizio ‘900, sono emersi sorprendenti risultati in grado di ribaltare la teoria di pertinenza di genere delle due vittime dell’eruzione. All’epoca del rinvenimento (1914) l’allora Soprintendente Vittorio Spinazzola reputò che i due corpi ritrovati distesi e vicini, l’uno con la testa nel grembo dell’altro, appartenessero a due donne.
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Si informano i visitatori e tutti i soggetti interessati (scuole, Tour Operator, guide turistiche, ecc.) che, a tutela degli affreschi e degli ambienti delle aree archeologiche di competenza di questa Soprintendenza e per garantire la sicurezza di tutti, a far data dal 15 gennaio 2015 NON E’ CONSENTITO introdurre all’interno degli scavi di Pompei, Ercolano, Oplonti, Stabia e del Museo di Boscoreale, borse, zaini, bagagli, custodie, le cui dimensioni siano superiori a 30x30x15 cm.
I Visitatori potranno lasciare i propri effetti personali al servizio di guardaroba gratuito presente presso tutti i varchi di accesso.
Tuttavia, in considerazione del fatto che nei momenti di maggior afflusso, i locali adibiti a guardaroba potrebbero non essere sufficienti a contenere i bagagli di tutti i Visitatori, si fa appello al senso di collaborazione dei fruitori delle aree archeologiche affinché le nuove disposizioni possano trovare piena applicazione.
In particolare, si richiede agli insegnanti che accompagnano le scolaresche in visita di accertarsi che gli studenti lascino i propri zainetti a bordo degli autobus o degli altri mezzi di trasporto con cui raggiungono gli scavi.
Analogamente, si richiede ai Tour Operator, alle guide e agli accompagnatori turistici di informare i Visitatori sul divieto INDEROGABILE di introdurre bagagli all’interno delle aree archeologiche e di invitarli, perciò, a lasciare ogni effetto personale a bordo dei mezzi di trasporto con cui si spostano.
Fonte: SAP
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- Scritto da Tiberio Gracco